Ametistas Grechetto Fattoria Mani di Luna 2019
Tipologia | Vino Bianco |
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Uvaggio | Grechetto |
Denominazione | Umbria |
Annata | 2019 |
Gradazione | 14.0% |
Cantina | Fattoria Mani di Luna |
Formato | Bottiglia 0,75 l |
Agricoltura | biodinamica, biologica |
Paese | Italia |
Regione | Umbria |
Abbinag(i)usto | Carni bianche, Formaggi freschi, Pesce alla griglia |
Il Grechetto è un'uva tenace che da molte soddisfazioni al vignaiolo che la sa gestire bene. A Fattoria Mani di Luna il 50% delle uve vengono raccolte la seconda settimana di settembre e vengono pressate su torchio verticale a grappolo intero, mentre l'altro 50% viene raccolto i primi di ottobre, diraspate a mano e macerate sulle bucce per 3-6 giorni. Fermentazione con lieviti indigeni (spontanea) senza controllo della temperatura su piccole vasche di acciaio inox per 2-3 settimane. Affinamento sulle fecce fini per 8-9 mesi con ripetuti batonnage. Travasi e messa in bottiglia in giorni di frutti e luna calante (secondo il calendario lunare biodinamico), con cielo sereno e terso (alta pressione atmosferica). Imbottigliato per caduta a Giugno dell’anno seguente la vendemmia senza alcuna chiarifica e filtrazione. Sosta in bottiglia per 5-6 mesi in cantina prima della messa in commercio.
Fattoria Mani di Luna
Siamo a Torgiano, Fattoria Mani di Luna, in un casolare di campagna a pochi km da Perugia. Idee chiare fin da subito: lavorare la terra in maniera naturale. Prima ottengono il certificato di biologico, poi anche biodinamico, ma è il risultato nel bicchiere che conta: i vini Mani di Luna oltre a essere vini sani, sono buoni, sinceri, puliti e estremamente equilibrati. Le vigne sono su due zone diverse, i vitigni coltivati sono: sangiovese, grechetto, riesling e diverse varietà di viti antiche coltivati nel vigneto il Crocefisso, vigna il Baratto coltivata a grechetto, malvasia e trebbiano, vigna Checcarello a sagrantino, Vigna Cupa a Sangiovese, vigna Chiodo a Sagrantino e riesling nel vigneto di Montesanto. Piante vecchie e piante più recenti su terreni d'arenaria. Il suolo è molto sabbioso, trattato a sovescio e con inerbimento alternato di favino, senape, orzo, ecc. I terreni vitati sono una lode alla natura rigogliosa, ordinata e trattata con conoscenza. Unico punto dolente la presenza selvaggia dei cinghiali che ogni giorno devastano e depradano. La forza di questa azienda è la complementarietà tra Simone, che si occupa di contabilità, Rocco della attività in cantina e Alessandro in vigna, due su tre sono enologi ma nessuno ha interesse a vinificare secondo le regole enologiche convenzionali e forse due casi eccezionali in cui l'enologo non si limita a studiare i processi ma li vive in prima persona sul campo con in mano cesoie e passione. Mani e luna sono i protagonisti: le mani perchè l'attività è tutta manuale, dalla raccolta alla pigiatura (a piedi femminili solamente); la luna invece detta con i suoi cicli le diverse fasi delle attività. La pigiatura con i piedi, abbinata alla diraspatura manuale, è il miglior metodo per preservare ed esaltare le caratteristiche qualitative delle uve. I vini bianchi sono in parte macerati brevemente sulle bucce ed in parte pressati a grappoli interi molto sofficemente su torchi di legno verticali. I lieviti sono ovviamente indigeni, quindi presenti sulle bucce, mediante il metodo del “pie de cuve” per evitare fermentazioni incontrollate. Una volta che il mosto è diventato vino viene travasato in giorni di frutti seguendo i calendari lunari e passa tutto l’inverno sulle proprie fecce fini che vengono riportate in sospensione da batonnage settimanali in modo da assicurare maggiore stabilità e ricchezza ai vini.