Perchè il Gin è così trendy? Oltre 10 curiosità e guida all'acquisto
Chi di voi, nell’ultimo periodo, non si è trovato almeno una volta a parlare e discutere di gin, gin artigianali, gin tonic? Probabilmente ti è già successo perchè ad oggi, questo distillato, si sta affermando sempre più nel mercato, convincendo giovanissimi e non solo…
Perchè il Gin è così trendy? Guida all'acquisto dei Gin: i migliori Gin per fascia di prezzo
QUI GLI ARGOMENTI
BREVE, ANZI BREVISSIMA STORIA DEL GIN
COSA SERVE PER OTTENERE UN GIN DI ALTA QUALITÀ
LA PERSONA CHE CONSUMA REGOLARMENTE GIN OGNI GIORNO?
Ma andiamo per gradi. Vuoi scoprire di più? Dalla sua nascita, alla produzione e diffusione? Seguici in questo viaggio attraverso 10 imperdibili curiosità che ti faranno diventare un'attento selezionatore di gin!
BREVE, ANZI BREVISSIMA STORIA DEL GIN
Senza iniziare dalla notte dei tempi e tediarti con mille aneddoti, qui una breve anzi brevissima storia. Forse in tanti conosceranno la storia più comune del Gin ma in pochi sono a conoscenza del fatto che uno dei suoi primi antenati è nato proprio in Italia. Fra le più importanti scuole mediche del Medioevo c’era la Scuola di Salerno, specializzata nella distillazione atta a creare medicamenti. Fra le botaniche utilizzate, ci sono testimonianze che attestano anche il Ginepro.
L'ANTENATO DEL GIN
Il Gin è il diretto discendente del Genever, da cui prende anche il nome. Il Genever nasce in Olanda e si afferma come il più tipico dei distillati dei Paesi Bassi. Anch’esso è un distillato a base di ginepro ma, nel Genever, non è richiesto che questa bacca sia presente in modo predominante come invece accade nel Gin.
LUOGO DI NASCITA DEL GIN
Ti starai chiedendo…Ma non era nato in Inghilterra? In realtà il Gin arriva in Inghilterra dopo che quest’ultima ha conquistato l’Olanda intorno alla metà del 1500. É così che nasce il London Dry Gin come lo conosciamo oggi.
TIPOLOGIE DI GIN
Ci sono numerose tipologie di Gin. Ma cosa le rende così differenti l'una dalle altre?
I fattori sono molteplici. Le botaniche quali spezie, aromi, erbe possono essere combinate a seconda della personale ricetta del mastro distillatore.
L’unica costante deve essere il ginepro, sempre presente perché richiesto per legge. Altro fattore chiave è la metodologia di estrazione degli aromi dalle botaniche. Esse possono essere sottoposte a infusione o ad un’altra tecnica detta racking, la quale prevede che le botaniche vengano inserite in un cestello in sospensione sopra l’alcol da distillare che estrarrà gli aromi grazie ai suoi fumi caldi.
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LE CLASSIFICAZIONI DI GIN
Conosci anche la classificazione dei Gin? Se non ancora, ora saprai che vengono suddivisi in base alla metodologia di produzione. Il London Dry Gin viene ad esempio prodotto con il metodo più tradizionale, il primo mai utilizzato. L’alcol di partenza deve essere di un buon livello e tutte le botaniche devono essere inserite prima di proseguire con la distillazione.
Esiste poi il Gin distillato che prevede che le botaniche possano essere aggiunte anche successivamente alla distillazione, dopo essere state macerate ad esempio.
Ė importante sottolineare che il metodo di produzione non è prerogativa di maggiore/minore qualità.
COSA SERVE PER OTTENERE UN GIN DI ALTA QUALITÀ
Per scegliere il prodotto migliore è importante infatti che le botaniche e le materie prime siano di eccellente qualità.
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Anche il metodo di distillazione farà la differenza. Nel caso in cui si utilizza la distillazione discontinua tramite alambicchi tradizionali (come oggi avviene per la maggior parte dei gin detti “artigianali” e come deve avvenire sempre per il London dry Gin) la qualità sarà certamente maggiore. Questo perché con questo metodo si può selezionare e quindi prendere il cuore della distillazione, escludendo le parti di “testa” e di “coda” che sono di qualità inferiore. Questa selezione invece non si può fare se si sceglie una distillazione continua “a colonna” che viene invece scelta se si hanno quantità consistenti. (gin di tipo industriale)
IL PAESE CHE CONSUMA PIÙ GIN?
Differentemente da quello che si potrebbe pensare il paese che consuma maggiormente questo distillato sono le Filippine.
LA PERSONA CHE CONSUMA REGOLARMENTE GIN OGNI GIORNO?
Sapevi che anche la Regina Elisabetta ama profondamente questo distillato? In effetti si dice che ogni giorno, a mezzogiorno, la Regina beva un bicchiere di Gin. Non a caso anche Buckingham Palace produce un Gin totalmente elaborato con le botaniche dei loro maestosi giardini. Scoprilo sul nostro shop. Link
IL LONDON DRY GIN
A differenza di ciò che si potrebbe intuire dal nome, il London dry Gin non ha vincoli spaziali di produzione, questo vuol dire che può essere prodotto in qualsiasi parte del mondo. Osì l’Inghilterra si è vista costretta a inserire in etichetta “British” London Dry GinEsistono però, come nei vini, dei Gin con IGT (Indicazione Geografica Tipica) e possono quindi essere prodotti esclusivamente nella zona che dà loro il nome. Stiamo parlando di: Plymouth Gin, Mahon Xoriguer e il Gin di Vilnius.
IL GIN NELLA MIXOLOGY
Sono tantissimi i cocktail fatti con l’aggiunta di questo distillato, motivo per il quale anche i giovanissimi lo conoscono e lo amano. Gin Tonic, Gin Lemon, Martini Tonic, Gin Fizz, Negroni, per citare i più classici, ma ogni bar tender che si rispetti avrà le sue ricette segrete con gin nella manica. Insomma, ne esistono di così tante tipologie da poter accontentare tutti i gusti.
Se sei curioso di scoprire come preparare un cocktail a base di gin, perfetto per rinfrescare le calde giornate estive che stanno arrivando, allora ti consigliamo di visitare le nostre pagine facebook (Galli Enoteca) e instagram (gallienoteca). Abbiamo preparato per un video tutorial che vi farà diventare dei provetti bartender per un giorno.
Ah, fate una bella scorta di toniche perché saranno indispensabili!
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IL TREND DEL CONSUMO DI GIN
Negli ultimi anni questo distillato ha conosciuto un grandissimo incremento nelle vendite. Le motivazioni sono diverse ma il Gin, rispetto a grappe, rum, whisky, si avvicina maggiormente ai gusti anche dei giovani essendo più beverino, delicato.
Da considerare poi anche il prezzo che, generalmente, è inferiore rispetto ai sopra menzionati. In più, la nascita di nuovi, piccoli produttori attenti alla qualità e all’artigianalità, ha attirato tanti consumatori.
Se nel 2020 l’interesse agli alcolici e ai distillati era guidato dagli acquisti online, nell'estate del 2021, dopo il ritorno ad una vita più “normale”, il boom di consumi si è spostato ai locali, ai bar ed ai ristoranti.
Questo successo non accenna ad arrestarsi e siamo alquanto sicuri che il Gin saranno i protagonisti dei nostri cocktail ancora per molto tempo.
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