Fiano di Avellino Clos D'Haut Villa Diamante 2022
Fiano di Avellino Clos D'Haut Villa Diamante 2022
Servire a: 12°-14°C
Tipo di bicchiere

Fiano di Avellino Clos D'Haut Villa Diamante 2022

VIDVIFCHXX
31,00 €
Tasse incluse

Non poteva uscire in un anno migliore l'ultima espressione territoriale di Antoine Gaita. Il Clos d'Haut è stato fortemente voluto da Antoine che aveva individuato in questa piccola parcella a 500 metri di altitudine nel comune di Montefredane un luogo dove far esprime il carattere torbato del Fiano.

Il vigneto è impiantato su un suolo di origine vulcanica, il terreno è composto prevalentemente da argilla. 

Il Fiano Clos d'Haut, dopo la fermentazione in serbatoi di acciaio, affina per 11 mesi sempre in vasche di acciaio e l'affinamento si prolunga per ulteriori 6 mesi in bottiglia.

I 3 Sensi
Il Clos d'Haut sintetizza facilmente la composizione del suolo su cui viene coltivata la vigna. Il naso è un continuo pronunciarsi di note affumicate e torbate, con una nota riduttiva molto pulita. Un continuo susseguirsi in bocca di agilià e acidità, legate assieme da una capacità del vino a farsi facilmente gustare. La precisione di questa bottiglia si riesce a misurare grazie anche alla sua finezza.
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Dettagli del prodotto

Cantina Villa Diamante
Annata 2022
Formato Bottiglia 0,75 l
Gradazione alcolica 13.0%
Uvaggio Fiano
Denominazione Fiano di Avellino
Tipologia Vino Bianco
Naturali lotta integrata
Nazione Italia
Regione Campania
N. bottiglie prodotte 1800
allergeni Allergeni Contiene Solfiti
Abbinag(i)usto Formaggi freschi
Pesce alla griglia
Zuppe di pesce

Villa Diamante

villa diamante vigneto

Villa Diamante è una cantina di tre ettari appena a Montefredane, luogo prediletto per la coltivazione del vitigno Fiano. Di questo vitigno Antoine Gaità è stato uno degli interpreti migliori. Scomparso a soli 60 anni lascia una eredità da vero vignaiolo, colui che per primo ha iniziato a trattare il fiano con i guanti bianchi. Prima legno ma poi solo acciaio, sosta sulle fecce, interventi ridotti al minimo sia in vigna che in cantina. Un lavoro di tradizione basato sulla convinzione del rapporto tra vingaiolo e vigna perchè Antoine era uno di quelli fermamente convinti che l'unico modo per assaggiare la terra è bere vino. Il territorio del Fiano ringrazia.

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