
La Famiglia Cavalleri vive in sintonia con la terra dal 1450. In cinque secoli, si è sviluppata una profonda empatia con la vigna: ogni generazione si confronta giorno dopo giorno con l’imprevedibilità del clima e degli eventi naturali. Oggi con Francesco e Diletta a capo dell'azienda, ieri le loro madri Maria e Giulia, e prima di loro il nonno Giovanni. Oggi come ieri con un solo obiettivo: produrre vini che esprimano fedelmente l’essenza delle colline di Erbusco. Ogni vino è figlio del precedente, con sue peculiarità che lo rendono unico. 40 ettari di vigneto nelle colline di Erbusco da cui vengono prodotte nelle migliori annate circa 200 mila . Molte delle rivoluzionarie e seducenti teorie di Steiner li hanno conquistato, ma le applicazioni pratiche della biodinamica ancora di più. Il significato della vitalità del suolo concepito come un organismo vivente. Il ruolo dell’humus e, se necessario, la capacità di produrlo, per far sì che il sistema equilibrato che ne deriva, conservi e favorisca tutti i fattori virtuosi e vitali del terreno e dell’ambiente. Cavalleri è da sempre promotore dei benefici per un lungo affinamento sui lieviti. Le bottiglie vengono girate a a mano una ad una in cantina lasciando un'impronta artigianale indelebile su tutti i vini.
Da Gennaio 2025 la famiglia Cavalleri ha fatto una scelta dolorosa per certi versi ma secondo loro sacrosanta: rinunciare alla denominazione Franciacorta DOCG per i loro spumanti. Scelta che deriva dall'aver preso coscienza di un movimento che sembra puntare solamente alla crescita come numeri di bottiglie prodotte con attenzione verso il rispetto dell'ambiente pari a zero o quasi. Concretamente nulla cambierà nei loro vini e la qualità e lo stile indiscusso rimarrà quello di sempre.