Champagne Extra Brut Bansionensi Eric Taillet 2018
Questo Champagne di casa Taillet è realizzato con il 100% di uve Pinot Meunier vinificate in bianco, provenenti da una vecchia vigna nel comune di Baslieux (da qui il nome in latino: Bansionensi). Il suolo qui è caratterizzato da argille con matrice prevalentemente di silicio e calcare. Champagne millesimato sosta 36 mesi sui lieviti, dosaggio di soli 1,5 gr/l alla sboccatura.
Lo stile Taillet si fonda sul fatto che Eric è quasi certamente il più autorevole portavoce del Pinot Meunier. All’attivo della famiglia Taillet, vignaioli da quattro generazioni, poco meno di 6 ettari vitati nella valle di Beval, zona settentrionale della Vallée de la Marne, di cui oltre 4 piantati a pinot meunier. Le 35.000 bottiglie all’anno rappresentano il meglio della vendemmia, la metà delle uve viene invece venduta alle grandi Maisons. Molto attento al lavoro di vigna (condotte in un regime prossimo al biologico), Eric si è accorto negli anni come le più vecchie parcelle di famiglia (alcune datate 1950) avessero caratteristiche uniche e spesso “irripetibili”.
Naso fresco, intenso, aromatico. Un'esplosione di aromi riconducibili ai frutti esotici e agli agrumi. In bocca i sentori sono morbidi ed eleganti. Di grande freschezza ed eleganza.
Eric Taillet
Immersa nel cuore della Valle della Marna, la Maison Taillet ha commercializzato le sue prime bottiglie nel 1961. La famiglia Taillet è da sempre impegnata nella coltivazione della vite e la produzione dello Champagne è iniziata poco dopo. A commercializzare le prime bottiglie fu Daniel Taillet.
Oggi, la Maison è gestita da Éric Taillet, IV generazione, che afferma più che mai la filosofia di lavorare la vite nel rispetto dell'ambiente e in armonia con la natura.
Un perfezionista, che desidera preservare in ogni suo champagne, una tipicità e uno stile riconoscibili al primo sorso.
Il Meunier, il vitigno emblematico della Maison Taillet, viene coltivato solo da viti datate su un terreno vivo, argilloso, calcareo composto da selce, marna e argilla.
Per Éric il Meunier è il frutto che rappresenta la finezza, la lunghezza in bocca, insomma, una straordinaria tavolozza aromatica.
Da molti anni le vigne vengono coltivate senza diserbanti né fertilizzanti.
La Maison punta alla coltivazione su suolo "vivo" e lo fa attraverso l'aggiunta di materia organica per favorire lo sviluppo della vita microbica, la radicazione secondaria profonda (rivelando il terroir) e la riserva idrica.
All’attivo della famiglia Taillet poco meno di 6 ettari vitati nella valle di Beval, zona settentrionale della Vallè de la Marne, di cui oltre 4 piantati a Pinot Meunier. Le 35.000 bottiglie all’anno rappresentano il meglio della vendemmia, la metà delle uve viene invece venduta alle grandi Maisons. Molto attento al lavoro di vigna (condotte in un regime prossimo al biologico), Eric si è accorto negli anni come le più vecchie parcelle di famiglia (alune datate 1950) avessero caratteristiche uniche e spesso “irripetibili”.
Prodotti della cantina