Oliva Ascolana del Piceno DOP Gregori gr. 550
GREGROAG
13,50 €
Tasse incluse
Nel 2005 l’ascolana tenera ha ottenuto il marchio DOP. Produrre un alimento a “marchio DOP”, significa accettare e sottostare alle rigide direttive del DISCIPLINARE DI PRODUZIONE che impongono la filiera certificata. La lavorazione della DOP è sottoposta a verifiche costanti in ogni sua fase, dalla produzione alla trasformazione da parte dell’ASSAM, ente certificatore designato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
La varietà “Ascolana Tenera” era perfettamente conosciuta anche in epoca romana e in dialetto ascolano è detta anche Liva da Concia o Liva Ascolana. I latini le chiamavano colymbades, derivandone il nome dal verbo greco, κολυμβαω (colymbáo), che vuol dire: io nuoto, proprio in riferimento al metodo di conservazione.
Della loro qualità scrissero Catone, Varrone, Marziale, Petronio Arbitro che racconta, nel Satyricon, di come fossero sempre presenti sulla tavola di Trimalcione. Sisto V le menziona in una lettera di ringraziamento indirizzata agli Anziani di Ascoli.
Grandi estimatori della specialità furono anche Gioacchino Rossini e Giacomo Puccini. Giuseppe Garibaldi ebbe modo di assaggiarle, sia in salamoia e sia ripiene, il 25 gennaio 1849, durante il suo breve soggiorno ascolano. Il generale ne rimase colpito e tentò di coltivare a Caprera le piantine avute dal suo fedele amico Candido Augusto Vecchi, ma non riuscì nel suo intento.
L’Azienda nasce da un progetto ambizioso, partito nel 2009, che allo stesso tempo racchiude in sé la volontà della famiglia Gregori di continuare ad ammodernare la sua attività e di radicarsi ancora di più al territorio.
I terreni dell’azienda sono di proprietà della famiglia da quattro generazioni e hanno ospitato negli ultimi sessanta anni principalmente colture cerealicole, vigneti, oliveti e frutteti. Nel 2009 nasce la necessità di dare un’impronta più moderna e allo stesso tempo locale all’azienda, di conseguenza la decisione di destinare l’intero fondo aziendale alla coltivazione dell’ oliva ascolana del piceno DOP, impiantando oltre mille ulivi.
Si consiglia di eliminare l'acqua di salamoia dal vasetto e riempirlo con acqua dolce un'ora prima di servirle a tavola.
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