Chianti Classico Montesecondo 2020
Il Chianti Classico Montesecondo 2020 è composto da sangiovese al 90% con una parte di canaiolo e colorino a completare il blend. L'uva viene diraspata e pigiata, parte a chicco intero e parte a grappolo intero, la fermentazioine avviene in acciaio e l'affinamento in botti di cemento e botti di legno grande per due inverni.
Chianti Classico annata 2019: una mano divina continua a operare nella zona del Chianti Classico nonostante il cambiamento climatico metta in serie difficoltà la viticultura mondiale. Dopo le splendide annate 2010 e 2013 e una 2016 dove far razzia di tutto quello che si trova in giro, la 2019 si presente ai livelli più alti mai toccati. Se si confrontano i dati con la precedente annata 2018 il dato più eclatante è che ad un estratto secco maggiore corrisponde anche una acidità maggiore. Anche senza fare troppi assaggi è intuibile che i vini saranno scattanti, feschi, dinamici con una perfetta maturazione del frutto. Per cui non c'è anno migliore che questo per acquistare più bottiglie possibili dei Chianti Classico base, conservarle in cantina e pensare di gustarle tra qualche anno.
Questo non vale anche per la nuova annata 2020 ma siamo molto vicini alle caratteristiche del millesimo precedente.
Montesecondo scende nel bicchiere con la sua luminosità accecante. Il naso è quello del sangiovese di prima razza, la ciliegia domina il frutto, sono presenti le note di foglie di tabacco del Chianti in gioventù, tocchi balsamici qua e la, liquirizia.....un naso disteso, rilassato e sicuro di se stesso. Sorso impattante, già acido all'ingresso in bocca, per finire astringente da sali minerali. Davvero potente e rigorosa la forza territoriale, che ritorna di continuo grazie ad una masticabilità e una croccantezza coerente. Questo Chianti sarà un vino da sogno tra qualche anno, potete starne certi.
Montesecondo
Silvio Messana ha creato Montesecondo. Non è stata un'idea improvvisa, ne tantomeno uno sfizio da togliersi, ma un percorso partito dalla musica e sfociato in passione per la cultura del vino. La passione per la musica lo porta a iscriversi all'universita di Berkeley a Boston. Negli Stati Uniti il viaggio verso il vino inizia una volta trasferitosi a New York, dove ha la determinazione di lavorare come compositore di colonne sonore e allo stesso tempo venditore di vini a Manhattan per Michael Skurnik, affiancato da figure di spicco nel mercato delle importazioni di vini come Polaner e David Bowler. Sono anni di crescita sotto tutti gli aspetti del vino e la fortuna di rientrare in Italia e poter iniziare a ragionare sul terreno di proprietà di famiglia a San Casciano in Val di Pesa sono gli ultimi passi prima della decisione che lo porta a rientrare in Italia e dedicarsi completamente alla vigna e all'azienda vinicola. Nel 2000 imbottiglia la prima annata di Montesecondo e nel 2003 converte la proprietà totalmente al biologico. Oggi l'azienda di Silvio Messana si estende su circa 17 ettari. I suoli su cui Silvio coltiva principalmente il Sangiovese poi il Cabernet Sauvignon ed il Trebbiano sono costituiti nella zona di Cerbaia, a 250 mslm, da argille con filoni sabbiosi e presenza di galestro, a Vignano invece, a 450 mslm, c'è più presenza calcarea. La vinificazione spontanea di Silvio, spesso e volentieri svolta all'aperto, è tutta giocata nel mantenere lo spirito vivo e croccante del Sangiovese, con trame nei vini sempre più fresche e delicate, allontanandosi molto da quello che è diventato il filone tradizionale del Chianti, per essere più autentico. I vini di Silvio raccontano una storia di territorio, di cura e passione per la terra, raccontano la sua sensibilità ed il suo estro artistico.
San Casciano in Val di Pesa è il Comune più a Nord per la produzione di Chianti Classico, e il più vicino a Firenze. Costellato di olivi è prettamente collinare, caratterizzato da terreni argillosi con presenza di sabbia e calcare. Il suolo è accompagnato da una forte presenza di scheletro, sia ciottolo tondo di origine fluviale che pietre di galestro e alberese che possono variare in concentrazione a seconda del versante e delle altitudini dei vigneti.
I terreni, garantendo una buona disponibilità idrica, proteggono dalle annate più calde e siccitose che ultimamente risultano essere sempre più frequenti in Toscana. Le altitudini si attestano tra i 250 e i 350 m.s.l.m. Clima fresco e asciutto ha la fortuna di avere un clima sempre mite, con inverni mai troppo freddi e temperature che anche in estate non diventano mai eccessive.
Prodotti della cantina