Champagne Ambroise Grand Cru Petit & Bajan
Gestire a vigneto un “giardino” di soli 3 ettari nella Champagne può sembrare quanto mai semplice visto che le grandi Maison ne conducono, con dinamismo e concretezza, a centinaia. Ma per Richard e Veronique è tutt’altra storia: aratura con il cavallo dei terreni per dare vitalità alle piante, selezioni parcellari maniacali, vendemmie calibrate al minuto per raccogliere uve di perfetta sintesi tra maturità ed acidità, nessun arricchimento dei mosti o altra pratica esogena, solo mosto fiore, lieviti indigeni cresciuti in Maison, affinamenti molto lunghi (al momento in acciaio), prevenzione maniacale dell’ossidazione in ogni fase della elaborazione, frequente ricerca della cuvée da singola annata (non a caso 3 delle 4 etichette prodotte sono dei Millesimati non dichiarati).
Assemblaggio con il 70% di Chardonnay e il 30% di Pinot Noir, entrambi da vigne Grand Cru (Avize, Verzy, Verzenay). Cuvèe formate da più annate (2016-2015-2014), con un 30% di Vin de Reserve. Fermentazione malolattica svolta, sosta di oltre 36 mesi sui lieviti. Dosaggio alla sboccatura in Extra Brut (anche se definito Brut): 3 gr/l. Giudiziosa la sosta di 9 mesi post-sboccata in bottiglia prima della messa in commercio.
Luminoso e limpido al colore, gli aromi sono ben scanditi fra agrume, mela golden, fiori di tiglio. L’attacco è fresco, tonico, guizzante con acidità matura e integrata, bollicina fine e continua, finale lievemente contrastato fra le note sapide e le note dolci del dosaggio. Sorso facile ma Champagne denso e ricco.
Petit & Bajan
La storia di Veronique Bajan e di Richard Petit racconta l’unione tra le vigne di Verzenay e di Avize, luogo quest’ultimo ove i due giovani sposi mettono su casa e dove nascerà negli anni l’idea di produrre grandi Champagne. Il loro è il percorso di tante famiglie champagnotte che si fondono, ognuna portatrice in dote di Terroirs ed esperienze contadine diverse. Corre l’anno 2008 quando Veronique e Richard, nel corso di una conviviale cena estiva, ascoltano rapiti le note di degustazione di un gruppetto di quotati amici vignaioli di Borgogna, oggetto una serie di Champagne “made in Avize”. Per loro è l’illuminazione! Ogni singolo errore, difetto e mancanza di quelle bottiglie diventa monito per il loro progetto futuro: se Champagne deve essere, lo sarà ai massimi livelli, costi quel che costi.
Il puzzle di parcelle fra Verzenay (Les Vinzelles, Mourmelonnes, Le Moulin e La Voie des Vaches) e Verzy dote di Veronique (il padre Jean-Pierre per 30 anni è stato il fulcro della Maison Lanson) si mixa con le vigne in Cote des Blancs di Richard a formare il loro laboratorio di ricerca e sperimentazione. Una manciata di ettari, 3 in totale, e sole 12.000 bottiglie (tutte Grand Cru) prodotte; il resto delle uve venduto a caro prezzo a Billecart-Salmon. Meticolosi e attenti nella conservazione dell’ambiente, le vigne di Petit et Bajan sono oggi tutte certificate HVE (alto valore ambientale) e parte sono state avviate alla conversione in biologico. Non ultima, nel 2019, la ristrutturazione della cantina ad Avize quale ennesimo punto di partenza per nuove sfide.
Prodotti della cantina