Schiava Reyter 2017
Schiava Reyter 2017
Servire a: 10°-12°C
Tipo di bicchiere

Schiava Reyter 2017

REYVISCXX
23,00 €
Tasse incluse

Dai vitigni posti nei dintorni di Caldaro e Termeno (BZ), Christoph Unterhofer sceglie di
lavorare in purezza uve Schiava provenienti da antiche viti.

Lo Schiava è un vitigno con origini molto lontane e se da una parte si dice che venga chiamato così a causa della sua cresciata a ridosso di sostegni che lo rendevano appunto schiavo, vincolato, dall'altro lato si dice che questo nome derivi dalle sue origini "slave".

Oggi è un vitigno ampiamente diffuso in Trentino, Alto Adige, Veneto e Lombardia. Entra a far parte di numerose denominazioni, tra cui anche la Weinberg Dolomiten IGP, cui questa versione di Reyter appartiene.  

A seguito della fermentazione spontanea in contenitori di acciaio, la fermentazione malolattica ed il successivo affinamento vengono svolti in botti di legno da 500l. La sosta è di 18 mesi.
Non sono previste chiarifiche o filtrazioni.

I 3 Sensi

La versione di Schiava ideata da Christoph Unterhofer, che nel calice si presenta con un colore rosso intenso, libera al naso e in bocca sentori fruttati, in particolar modo di frutti rossi. Evidente anche la presenza di note di spezie e frutta secca, soprattutto di mandorla.
Colpisce anche la gradevole leggerezza di questo vino, in perfetto equilibrio con la sua acidità.
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Reyter - Unterhofer Christoph - Bolzano

Cantina Reyter Unterhofer Christoph

Il maso Reyter, collocato a Gries, uno dei quartieri di Bolzano, nasce nel 1988 con pochissimi ettari di vigne Lagrein che ancora oggi vengono utilizzati. Attualmente sono Christoph e Rosy a gestire l'azienda di 4 ettari. Oltre ai vitigni importante è anche la loro produzione di frutta. Il territorio in cui si colloca l'azienda è perfetto per la viticoltura. Il terreno è alluvionale, porfirico e morenico grazie alla vicinanza dei fiumi Talvera e Isarco. Anche il clima si presta bene con estati calde, inverni miti e più di 300 giorni di sole all'anno.

La scelta di seminare vari tipi di erbe e cerali costituisce una simbiosi compensativa ai vitigni che instaurano con queste specie un rapporto di scambio di sali minerali e sostanze utili. La coltivazione e la lavorazione dei terreni si basano su principi ecologici certificati. è la natura a dare il ritmo, imprimendo ai vini ogni anno un nuovo carattere particolare. Le varietà coltivate sono quelle più tradizionali nella zona, ossia Lagrein e Schiava. Viene anche utilizzata una varietà detta Muscarius proveniente da vigneti Piwi, ossia resitenti.

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