Verdicchio Riserva Cenobita Fumé Fattoria Coroncino 2019
Verdicchio Riserva Cenobita Fumé Fattoria Coroncino 2019
Servire a: 14°-16°C
Tipo di bicchiere

Verdicchio Riserva Cenobita Fumé Fattoria Coroncino 2019

CANVICEXX
45,00 €
Tasse incluse

Il Cenobita Fume' è un vino ottenuto da uve Verdicchio aggredite dalla Botritys Cinerea, anche chiamata muffa nobile. Dopo la vendemmia il mosto fermenta in tonneau di rovere francese di secondo passaggio e nello stesso contenitore il vino viene lasciato riposare a contatto con le proprie fecce per un periodo di 3 anni.

I 3 Sensi
In Cenobita si unisce la nota di muffato ad un vino secco con riferimenti all'affumicato, con un corpo pieno tipico del verdicchio. Ne risulta un vino idoneo ad abbinamenti importanti con una nota divertente. Da provare con formaggi, cacciagione dolce, facocero, pesci grassi.
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Fattoria Coroncino

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L'azienda è stata fondata nel 1981 dai proprietari Lucio Canestrari e sua moglie Fiorella De Nardo che lavorano direttamente nella conduzione sia della vigna che della cantina. Pionieri del Verdicchio di qualità hanno contribuito a riscattare l'immagine di vino economico da pizzeria diffusa negli anni'60 e '70.

Attualmente l'azienda si sviluppa su tre corpi, per una superficie totale di 17,5 ettari, con 9,5 Ha di vigneto iscritto al'albo del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico e una produzione di circa 50.000 bottiglie. Tutto il vino che produciamo proviene da uve coltivate da noi, e tutto nel tipo di Verdicchio Classico Superiore; Classico significa che il vigneto si trova nella zona di più antica tradizione, Superiore che la vigna ha prodotto meno di 11 tonnellate di uva per ettaro.

Media di produzione attorno ai 60 hl / Ha. Abbiamo 0,4 ettari di vigneto rosso e 1,5 ettari di uliveti che producono olio extravergine di oliva. Motto: 'N DO ARIVO METTO 'N SEGNO locuzione romana che significa faccio quel che posso e si vede fin dove è fatto. I vigneti sono su terreni diversi e altitudini tra i 250 ei 400 metri, la densità dei vigneti va dalle 1666 viti/Ha dei vecchi impianti in via di rinfoltimento alle 3300 - 5000 dei nuovi impianti.

Sistema di allevamento Guyot, inerbimento naturale dei vigneti a partire dal 1983, il controllo delle malattie fungine e insetti secondo il metodo della lotta integrata e biologica (dal '92), non concimiamo dal 1995 per mantenere integro il profilo del terroir, vogliamo che il sapore del'uva sia quello dato dal suolo e non dai concimi.

Non siamo in nessuna associazione, non abbiamo nessun dogma, ci piace usare la nostra testa in libertà e lavorare in un luogo piacevole in accordo con la natura. Vogliamo produrre vini naturali, salutari e digeribili per noi e per i clienti. Tecnica del buon senso consapevole. Raccolta manuale in cassette con cernita dei grappoli di tutte le uve. Tempo e conservazione sui lieviti per ottenere la stabilità. In linea d’aria i vigneti sono situati a 3 km tra i più lontani, Coroncino è al centro, ma rientrano in tre comuni diversi: Cupramontana (Spescia), Staffolo (Coroncino) e San Paolo di Jesi (Cerrete). Il Coroncino Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore è una selezione di uve provenienti daI vignetI di Coroncino e di Cerrete dove abbiamo piantato le viti innestate da quelle di Spescia e densità di impianto di 3500 ceppi per ettaro. Il terreno è prevalentemente argilloso. Il Coroncino è un verdicchio autentico agile ed elegante ampio al palato rende piacevole l'abbinamento con il pesce, essendo un verdicchio affronta gagliardamente anche le carni e non solo quelle bianche. Circa 20.000 bottiglie.

Il figlio Valerio, appena terminati gli studi, affianca Lucio e condivide con lui ogni scelta, ogni momento, le novità di ogni millesimo.

In realtà la sua prima vendemmia e i suoi primi passi in cantina li ha fatti ad appena 11 anni e da quel momento ha sempre vissuto e condiviso con la famiglia ogni situazione, forse il primo a conoscere i segreti di vinificazione e di agricoltura che il padre destinava con dedizione e cura alle sue viti e al suo vino.

Dalla la scomparsa di Lucio rimane un vuoto profondo, se ne va una colonna, un punto di riferimento ma la sua lungimiranza si legge ora più che mai, ora che non c’è più: ha visto nel giovanissimo Valerio il futuro della Fattoria Coroncino, la sua fiducia nel figlio e la sua profonda considerazione ha fatto si che anche Valerio negli anni diventasse una colonna per suo padre. La sua scomparsa ha segnato una frattura nei sentimenti di una famiglia unita ma non nell’azienda, solida e consapevole così come lo era quando a guidarla era Lucio.

Valerio, da quando si è trovato solo, ha avuto una grande intuizione, lasciando fin da subito la sua impronta, a conferma della sua profonda conoscenza e della sua completa dedizione, anche a fronte di una scelta economica meno vantaggiosa in funzione però di una scelta qualitativa di gran lunga più ripagante dal punto di vista etico.

È per questo che dal 2022 il Gaiospino affina un anno in più in bottiglia prima di uscire in commercio. Il risultato finale è un vino eccezionale che riesce a regalare grandissime emozioni e pronto per essere stappato senza più rischiare che finisca prima di aver raggiunto il suo momento migliore.

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