Wine Box Tony Bornard
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Wine Box Tony Bornard

Wine Box Tony Bornard

BOXBOR
262,20 € 276,00 € -5%
Tasse incluse

Questa box contiene:

Chardonnay Les Gaudrettes 2020: prende il nome della parcella da dove provengono le uve, esposta a ovest e impiantata nel 1975. La raccolte è stata effettuata alla metà di Settembre. Pressatura diretta a grappolo intero. Tre anni di affinamento in fusti di legno da 24hl. Affinamento in bottiglia di due anni e mezzo.

Savagnin Mammouth Télécabine 2016: nel 2016, Tony Bornard ha intrapreso un progetto sperimentale che prevedeva la vinificazione del Savagnin in tre diversi tipi di contenitori.  "Mammouth Télécabine" rappresenta il vino affinato nell'uovo di pietra, una tecnica che mira a esaltare la purezza e la struttura del vino. La fermentazione avviene spontaneamente con lieviti indigeni, e l'affinamento si protrae per due anni senza l'aggiunta di solfiti, permettendo al vino di sviluppare una complessità unica.

Trousseau Le Ginglet 2021: un vino ricavato da una materia prima eccellente, libero da ogni intervento chimico, senza utilizzo di erbicidi o insetticidi. Le fermentazioni avvengono spontaneamente grazie ai lieviti indigeni. E' stato imbottigliato con il naturale gas di fermentazione, che potrebbe essere presente nel vino, e che lo aiuta nella conservazione.

Poulsard La Chamade 2022: le uve vengono fermentate spontaneamente con lieviti indigeni, segue poi una macerazione sulle bucce per circa un mese in foudres da 2.400 litri. Successivamente, il vino affina per 12 mesi in botti di rovere francese.

Vivre d'amour et de plouplou 2022: Poulsard in purezza (Plouplou è proprio il soprannome con cui si identifica il Ploussard). Le uve vengono sottoposte a una macerazione di un mese in vasche di acciaio inossidabile, senza interventi di follatura, permettendo una delicata estrazione di aromi e tannini. La fermentazione avviene spontaneamente grazie ai lieviti indigeni. Il vino riposa poi per un periodo non specificato prima dell'imbottigliamento.

disponibile

Domaine Bornard

Domaine Bornard

Nel borgo di Pupillin proprio vicino alla umile, quanto famosa casa/cantina di Pierre Overnoy si trova il Domaine Bornard.

Il Domaine nasce con Philippe Bornard ma, a partire dal 2017, è suo figlio Tony a prendere le redini dell'azienda.

Tony ha viaggiato in Francia, Stati Uniti e Australia prima di rientrare, nel 2011, in Jura ed iniziare la sua attività nel Domaine.

Il Domaine Bornard oggi conta 11 ettari, tutti distribuiti attorno al Comune di Arbois. Le uve coltivate sono quelle più classiche del Jura, ma viene coltivata anche una varietà autoctone molto rara chiamata "Melon à queue-rouge".

Nei vari filari si alternano suoli composti da marne grigie, rosse e blu, e scisti. Le uve sono certificate Bio dal 2005 e Ecocert dal 2013. Tony sceglie nuovi metodi di coltivazioni. Sono state ridotte le lavorazioni del terreno, l'uso di prodotti fitosanitari. Si producono in loco tisane, decotti, macerazioni di piante per il trattamento del suolo.

"Sempre a Pupillin, vogliamo perpetuare la tradizione vitivinicola di famiglia che risale a tante 
generazioni prima di noi".

Sull'annosa questione circa i vari passaggi di gestione, Tony ha rilasciato questa dichiarazione dove ci spiega in maniera chiara e inequivocabile la vera storia del Domaine:

"Ho viaggiato per la Francia, gli Stati Uniti e l'Australia prima di tornare nel Giura nel 2011. Da allora ho seguito molti corsi di formazione per capire il terreno e migliorare le mie conoscenze agronomiche. Mi sono occupato della vinificazione dei vini della tenuta e sono diventato un dipendente di mio padre. Nel 2013 ho creato la mia tenuta parallela con le mie vigne e nel 2017 ho rilevato tutti i terreni.

A partire da quella data, esiste una sola tenuta e mio padre non vi lavora più; è completamente estraneo alla tenuta BORNARD. Dopo il suo pensionamento, ho potuto scegliere i miei metodi di coltivazione. Ho mantenuto la famosa volpe rossa come totem del Domaine. Oggi il Domaine Bornard si estende su 11 ettari e comprende tutti e cinque i vitigni del Giura, oltre al Melon à queue-rouge, un raro ma meraviglioso antenato dello Chardonnay.

Ho cambiato radicalmente i miei metodi di coltivazione, riducendo la lavorazione del terreno e l'uso di prodotti fitosanitari, ho smesso di potare e ho eliminato tutti gli input nel vino. Nella tenuta produco le mie tisane, i decotti, le macerazioni e le fermentazioni per migliorare la vita del suolo, le difese delle piante e la crescita.

Il Domaine BORNARD si è appena trasferito in una nuova cantina. Si è quindi trasferito. Questa nuova cantina è stata progettata per avere un approccio dinamico al vino e alle viti, utilizzando materiali ecologici sul modello di una tradizionale fattoria comtoise. Siamo entusiasti di questo nuovo inizio, di questa nuova pagina della nostra storia. Sempre a Pupillin, ci impegneremo a portare avanti la tradizione vitivinicola familiare che risale a tante generazioni prima di noi."

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