Dopo vent’anni di perfezione silenziosa, Zalto apre un nuovo capitolo con Balance, il calice che segna l’evoluzione naturale della visione Denk’Art.
Balance nasce da anni di prove, degustazioni, confronti. È pensato per vini complessi, sfaccettati, che chiedono spazio ma anche direzione. L’obiettivo non è esaltare una nota, ma dare voce all’equilibrio interno del vino, accompagnandolo nella sua espressione più pura. Il calice si distingue per proporzioni finemente ribilanciate, un centro di gravità che sembra scomparire nella mano, e una geometria studiata per un’apertura graduale degli aromi. A colpire è soprattutto la sensazione tattile: Balance è quasi immateriale, ma mai fragile. Il vetro, sebbene sottilissimo, mantiene una flessibilità che lo rende funzionale anche nel servizio professionale. È un calice da vino che può affrontare grandi degustazioni verticali come bevute quotidiane di livello, sempre con la stessa coerenza. Una presenza discreta, ma autorevole.
Il mondo del vino sta cambiando, ma i pilastri fondamentali della qualità rimangono costanti. Il bicchiere integra, bilancia ed armonizza, senza alterare le vere caratteristiche sottostanti come il terroir, la frutta, la sapidità, l'acidità o la struttura tannica. Riduce la preminenza e la dominanza di singoli elementi aromatici come tannini o fenoli, creando un equilibrio armonioso. L’ampiezza della superficie, che si colloca tra quella del bicchiere da Bordeaux e quello da Borgogna, offre al vino lo spazio necessario per esprimersi, mentre le pareti laterali fortemente coniche (ancor piú che nel bicchiere Borgogna) concentrano gli aromi a breve distanza, integrandoli e combinandoli in un insieme armonioso. Insieme all'apertura più ampia e alla distanza piú diretta, il bicchiere integra in maniera perfettamente bilanciata gli aromi caratteristici e le componenti gustative del vino.
Con Balance, Zalto non cambia rotta. La affina. Continua il suo percorso nella direzione di una degustazione essenziale, colta, rispettosa del vino. Un calice che non si impone, ma si fa ricordare.