De Fermo

de fermo

Stefano è prima di tutto un curioso amante del vino. Nasce e cresce a Bologna, la culla di cibo, vino e storia che da sempre fanno parte del suo DNA e quello della città.

A 12 anni compra la sua prima bottiglia di vino, solo per annusarla dice. Poi da 16 inizia ad assaggiare per poi non fermarsi più, girando appena maggiorenne Piemonte, Toscana e tutte le zone vocate della penisola e non solo.

Dopo gli studi in Giurisprudenza e la continua ricerca delle sue passioni principali: storia e vino, nel 2001 conosce, sempre a Bologna, la persona che gli cambia la vita: Eloisa, nata in Abruzzo, che diventerà sua moglie qualche anno dopo.

 

I due continuano a visitare vigne in Italia e Francia ma mai nella vigna che i genitori di Eloisa hanno a Loreto Aprutino, fino a quando nell'autunno 2007, dopo la nascita del loro primo figlio, la moglie di Stefano gli chiede se ha voglia di visitare l'azienda e i 16 ettari e mezzo di vigneto de suoi genitori, che si trova nell'entroterra abruzzese, tra il Mar Adriatico e il ghiacciaio più meridionale del continente.

Da quel momento quel posto entra nel cuore di Stefano e non lo lascia più. L'anno successivo, in accordo con la famiglia inizia a gestire un ettaro di vigna, aiutato da un signore che viveva nella casa della proprietà.

Dopo due anni di collaborazione tra alti e bassi con l'anziano signore, Stefano scopre che all'interno della casa c'è una cantina di oltre 200 anni che è perfetta per poter lavorare con il minimo impatto sulle uve di proprietà. Così nel 2010 inizia a vinificare i primi 50 quintali di uva Montepulciano nella cantina ritrovata. Seguirono poi lo Chardonnay (presente in Abruzzo fin dal 1926, uno dei più antichi in Italia), il Cerasuolo (vinificazione in bianco del Montepulciano) e il Pecorino nel 2013.

Nessun vino della cantina subisce filtrazione, nessuna chiarifica, né stabilizzazione, solo travasi. La solforosa va dai 5mg/l a 50mg/l di totale a secondo dell'etichetta e dell'annata.

Ma il suo impegno dal 2013 si è ampliato, infatti gestisce tutto il mondo agricolo dell'azienda (ulivi, legumi, cereali antichi). La coltivazione del grano che "serve la vita" per farine, pane e pasta di qualità (lavorano con e per la filiera di Forno Brisa a Bologna e di Davide Longoni a Milano).

Stefano dice di essere un anello di una catena virtuosa e che far parte del mondo agricolo circolare lo rende felice e fiero ogni giorno di aver trovato casa qui a Loreto Aprutino.

La sua passione che si può leggere tra queste righe, si ritrovano fortemente nei vini e nei prodotti biodinamici dell'azienda. Una visione pratica che porta De Fermo a parlare di vino agricolo e di vino vivo: agricolo perché fatto da agricoltori, vivo perché integro. Nulla aggiunto, nulla tolto.

Il vino infatti, come noi, vive e si trasforma nel tempo, nella sua individualità da bottiglia a bottiglia.

Tecnica agronomica, lavoro di campagna, pratiche manuali, spiritualità, educazione, osservazione, ascolto, dialogo, silenzio: ecco gli elementi che caratterizzano il percorso di ricerca, forma e sostanza di De Fermo.

Prodotti della cantina

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