Sylvain Pataille

Sylvain Pataille

Arrivando da Gevrey Chambertin ed entrando nel Borgo di Marsannay si incontra un macchinario agricolo che attesta la storicità della viticoltura in Borgogna, il "Pressoirs des Ducs de Bourgogne", attivo nel 1200 per la spremitura delle uve. Il Comune di Marsannay, anche definito La Porta d'Oro apre il corso da Nord verso la famigerata Cote d'Or. Questo comune non presenta Premier cru o Grand cru, dovuto al fatto che in passato molti erano gli impianti di vigna di Gamay e Aligotè. Oggi a Marsannay la differenza la fanno i lieu-dit. I vigneti di Marsannay sono esposti ad est e a sud su pendii relativamente dolci. Le altitudini vanno da circa 260 ma 320 m. Il terreno marrone scuro ha un buon drenaggio naturale ed è composto da varie miscele di gesso, argilla calcarea, argilla e contiene ciottoli e ghiaia.
Sylvian Pataille nasce a Marsannay, con una cultura enologica derivante perlopiù dal nonno. I suoi studi li effettua a Bordeaux, con un seguito immediato come consulente i diverse cantine. Nel 2001 sceglie di acqusitare e iniziare proprio dal suo amato comune di Lieu-dit Marsannary, dove acquista i primi ettari di vigna. Già nel 2008 il Domaine conta 17 ettari, tutti gestiti in agricoltura biologia, anche se ne perde il diritto quando sceglie un trattamento proibito per salvare quel poco di raccolto rimasto. La filosofia di vinificazione di Sylvain è del tutto naturale. Tutto il più semplice possibile, lieviti naturali, senza enzimi e temperature massime di fermentazione di circa 32 ° C. I vini vengono vinificati in un mix di acciaio inox e vetroresina prima di andare in botte. Il periodo di affinamento è solitamente più lungo degli altri e prevalentemente senza solforosa. I vini escono così sinceri e pieni di vitalità.

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