Nana Apiua 2019
Tipologia | Vino Bianco |
---|---|
Uvaggio | Verdicchio |
Denominazione | Vino Frizzante |
Annata | 2019 |
Bottiglie prodotte | 90 |
Gradazione | 12.5% |
Cantina | Apiua Soc. Agr. Semplice di Bertin Francesca e Castignani Roberto - Jesi |
Formato | Bottiglia 0,75 l |
Agricoltura | biologica, coltivazione organica, lieviti indigeni, senza solfiti aggiunti |
Paese | Italia |
Regione | Marche |
Abbinag(i)usto | Burro e Alici, Stoccafisso, Verdure di stagione, Zuppe di pesce |
Nanà prende il nome dal gergo parigino per chiamare le ragazze. Le radici di questa storia di vino sono profonde fino ad arrivare nella capitale francese. Le bottiglie che siamo riusciti ad acquistare di questo rifermentato in bottiglia elaborato con uve verdicchio sono "uniche". Perchè sono le uniche che non hanno subito una macerazione sulle bucce di 24 ore. La prima spremitura per ottenere un vino fatto rifermentare in bottiglia fino alla primavera con il mosto raffreddato delle ultime uve raccolte. Il vino non viene sboccato e resta col fondo.
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Apiua Soc. Agr. Semplice di Bertin Francesca e Castignani Roberto - Jesi
Da qualche anno mancava nella Regione Marche una "nuovo" produttore con idee tutte sue. Lo spazio vuoto è stato occupato da Roberto Castignani e dalla sua compagna Francesca. Dopo aver trascorso diversi anni a Parigi per lavoro, il richiamo della Terra Madre è stato preponderante nelle scelte di questa coppia che nel periodo Oltralpe ha avuto modo di immergersi e approfondire una passione mai abbandonata, qeulla del vino e dei vini naturali in particolare. Oltre a tante bottiglie stappate Roberto e Francesca si sono avvicinati alle vinificazioni grazie all'incontro con Gilles Azzoni (LE raisin et L'Ange), il vignaiolo apripista dell'Ardeche. E così vengono a conoscenza di questa vigna in Contrada Manciano a Cupramontana, vecchie vigne di verdicchio trebbiano e malvasia che aspettano qualcuno che si prenda cura di loro. I bagagli sono presto fatti e il trasferimento avviene nel 2016 in quella che sarà la loro futura Casa-Cantina. Si perchè nella vecchia stalla del casolare oggi si vinificano i tre vini, facendo uso di una vasca per la pigiatura, un piccolo torchio per la pressatura, contenitori in acciaio e alcune damigiane. Non viene utilizzata solforosa in nessuna fase del processo di vinificazione, le fermentazioni avvnegono con i lieviti indigeni, ma in particolare Roberto e Francesca credono fortemente nella macerazione delle bucce a contatto con il vino. Seppur per un periodo di tempo breve (al massimo una settimana) E questo caratterizza tutta la loro proposta, marcando i vini con un equilibrio che viaggia tra la polpa, le acidità e l'intensità del vitigno.