Metodo Classico Brut MG 60 Marco Gozzi
Spumante metodo classico in tiratura limitata (1 barrique – 300 btg), MG60, una riserva Dosaggio zero per pochi, i numeri si ribaltano da 09 a 60 per identificare i 60 mesi di affinamento sui lieviti, a differenza dello 09, che è stato il primo anno di inizio del progetto artigianale di spumantizzazione di Marco Gozzi.
Lo spumante non vuole essere paragonato ad uno champagne, ma semplicemente essere un bell’esempio di spumante italiano curato nel dettaglio.
Non vengono utilizzati prodotti di sintesi, quindi solo prodotti di contatto quali rame e zolfo. Si cerca di rispettare il più possibile l’ecosistema naturale dove sono immerse le piante.
A seguito di esperienze in Champagne nell’anno 2015 e 2017 in fase di vendemmia e tiraggio, nella cote de blanc nel Grand Cru di Le Mesnil, Marco ha rispolverato e scoperto nuove tecniche nel dettaglio, con scambi di idee tra i grandi direttori e vigneron di Le Mesnil e dei paesi limitrofi come il grande Anselme Selosse ad Avize.
L’uvaggio dello spumante MG09 si aggira sempre da un 80% di Chardonnay e un 20% di Verdicchio, mentre per quanto riguarda l’MG60 nel taglio è presente una percentuale leggermente più alta di verdicchio.
Marco pensa che il Verdicchio 100% in versione spumante esprima forte carattere, struttura e tipicità, ma un po’ meno finezza (varia molto dagli areali) di cui sono costantemente alla ricerca. Il Verdicchio è interpretato come il Pinot nero marchigiano, un bianco vestito di rosso (per la sua ricca composizione fenolica) che è più equilibrato ed ingentilito in taglio con lo Chardonnay, il grande vitigno dei Metodi classici nel mondo, a partire dalla Champagne.
Tutta la base spumante dell’MG60 fermenta in legno apportando noti più complesse, senza essere invaso da note di vaniglia tipiche dei lunghi affinamenti in legno nuovo. La linea che non deve essere mai persa è la freschezza che tiene vivo il vino nel tempo.
Lo spumante risulta giocare più sulla finezza, piuttosto che sulla potenza.
Marco Gozzi
Mi hanno sempre incuriosito le persone che già da bambini sapevano quello che avrebbero fatto da grandi, in una parola sola grande determinazione!
Così è il caso di Marco, un ragazzo molto giovane ma già con tanta esperienza nutrita dai suoi viaggi tra Germania, Australia, California, Sud Africa, Nuova Zelanda, dove ha lavorato in vigna, in cantina e scoperto tecniche di lavorazione ma anche le diverse culture che ruotano intorno al vino.
La sua passione, soprattutto per il metodo classico, nasce da bambino quando con il padre e lo zio imbottigliava spumante. Le sue radici sono modenesi, e si sa che in queste terre i vini non son vini se non hanno bollicine, e con gli occhi curiosi di chi non si ferma solo a guardare, nota che sul fondo di questi vini si forma uno strato di deposito che crea pressione. Questo processo curioso ha creato fermento anche in Marco: prima il diploma in Agraria, poi gli studi universitari in viticoltura ed enologia, la tesi di laurea sperimentale presso l'azienda Cavalleri in Franciacorta e tirocinio in vendemmia nella cantina Bellavista di Erbusco.
Dopo aver girato mezzo mondo decide di tornare in Italia, e si ferma nelle Marche, terra di cui si innamora e ne vuole estrarre tutto il suo sapore, lavorando Verdicchio, il re dei bianchi marchigiani ma non senza Chardonnay, Il re dei bianchi per il metodo classico.
E’ così che dà vita al suo progetto, MG, un metodo classico 24 mesi sui lieviti, il primo nella provincia di Pesaro. La sua grande capacità è quella di riassumere nel bicchiere la raffinatezza delle sue origini e l’indole piuttosto dura e chiusa tipica di chi non si concede a tutti e tipica del marchigiano. Insomma, un vino di elegante finezza e contemporaneamente di gran carattere. Marco è nelle Marche da circa 10 anni, che ami questa terra lo si intuisce da come la interpreta.
“Ho capito che la vite va rispettata e capita, perché senza una grande uva non si farà mai un grande vino”
Progetti futuri? un metodo classico 60 mesi sui lieviti solo nelle migliori annate.
Prodotti della cantina