Koku Yodel La Sorga 2021
Servire a: 12°-14°C
Tipo di bicchiere

Koku Yodel La Sorga 2021

SORVFTBWXX
Non disponibile
39,00 €
Tasse incluse

Vino orange proveniente dal terroir argillo-calcareo di Marseillan (Bassin de Thau) composto da terret bourret (9 anni, 80%), picpoul (25 anni, 25%) e moscato d’Alessandria (41 anni, 10%). Pressatura diretta senza debourbage per il terret e il picpoul
e macerazione di 40 giorni per il moscato diraspato a mano. Assemblaggio e affinamento sur lie per 6 mesi.
Vino a forte connotazione mediterranea, estremamente minerale al palato. Bocca tutta giocata sulla freschezza con finale elettrico e iodato.

Terroir scistoso di Vieussan nella denominazione Saint-Chinian. Dopo una lunga macerazione di 70 giorni il vino passa nelle vasche di cemento dove rimane per 10 mesi. Nessuna chiarifica o filtrazione ed una aggiunta minima di solfiti all'imbottigliamento.

I 3 Sensi
Al naso è speziato: chiodi di garofano, tabacco e frutti neri (mora e mirtillo) unisce una bocca densa, tannica e lunga, ben rappresentativa dell’annata.

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La Sorga

La Sorga è un progetto di Anthony Tortul nato nel 2008. Anthony decide di dedicarsi alla vite e dopo anni dedicati alla ricerca del luogo ideale dove mettere radici, sceglie Vias, nella Languedoc-Roussillon adiacente ai Pirenei dal ruolo predominante per la scelta. Inizia con attività di negoce, acquistando uve da diversi conferitori a una condizione: la perfetta salute delle varietà. Dal 2013 inizia a produrre uve di proprietà: le viti devono necessariamente essere sane, autoctone, vecchie e assolutamente coltivate in biologico o biodinamico. Il suo focus è l’artigianalità e la spontaneità della natura è solo assecondata dal suo lavoro non interventista. Con il recupero di uve autoctone riesce a vinificare una estroversa varietà di uve: Terret Blanc, Terret Gris, Cot, Sauvignon, Morvedre, Cinsault, Aramon, Grenache, Muzac, Muscat e molte altre, provenienti da diverse zone. La vinificazione avviene nella sua cantina, con meno interventi possibile, fermentazioni spontanee, lieviti indigeni, macerazione in piccole botti aperte sfruttando il “cappello”, per poi proseguire con affinamento in vasche di cemento o botti in legno. Le sue etichette, ogni volta diverse, parlano lo stesso linguaggio giovane del vino. Artistiche, ribelli, talvolta dissacranti, provocatorie, riescono sempre a raccontarci un po’ del vino contenuto, ogni volta diverso, sempre in movimento e sempre vivo.

Prodotti della cantina

Prodotto aggiunto alla Lista dei Desideri
Prodotto aggiunto al confronto