Alcune cantine le scopri bevendo una bottiglia al ristorante, altre perchè con tenacia si ispezionano territori nel profondo, altre ancora perchè ti vengono raccomandate dai grandi appassionati di vino. E' quest'ultima strada che ci ha portato a conoscere Garesio, giovanissima realtà nella parte sud di Serralunga d'Alba. Il nostro primo incontro, accompagnato dal Dottor Briss lo abbiamo avuto con Alessio Canepa, che si occupa della parte commerciale, ma che sotto cova una esperienza e una conoscenza di Langa tale da poter competere con chiunque frequenti l'area nobile del vino italiano. Con un contatto simile non potevamo trattenerci e siamo partiti subito per toccare con mano l'azienda. Nata nel 2013 la cantina è sotto l'occhio vigile di Giovanna Garesio che ha formato una squadra giovanissima per il progetto di famiglia. Ecco che si concretizza la figura di Federico Zagami, cantiniere ed enologo, preciso e minuzioso, accompagnato nelle scelte e sulla gestione da Gian Luca Colombo, figura ormai associata a vini schietti, verticali e mai scontrosi. E sono queste le caratteristiche che si apprezzano all'assaggio dalle botti. In vigna c'è la volontà di intervenire meno possible per dare luce al terroir, mentre in cantina si previlegiano le lunghe fermentazioni utilizzando per i vini di punta legni di Stockinger. Per il Nebbiolo invece si usano i tank in acciaio. Ma non mancano neanche le botti in cemento dove i vini passano prima di finire in bottiglia. Garesio porta in bottiglia un tocco raffinato di Langa.