Cannonau Bobotti Cantina Sannas 2022
Cannonau Bobotti Cantina Sannas 2022
Servire a: 14°-16°C
Tipo di bicchiere

Cannonau Bobotti Cantina Sannas 2022

SANNVIBOXX
31,00 €
Tasse incluse

Bobotti è l'uomo nero che spaventa i bambini. In bottiglia interpreta un cannonau in purezza, per il 25% da vigne centenarie di Berei. Affina 15 mesi in botti grandi di rovere.

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Sannas

vigne cantine sannas

Piergraziano Sanna produce vino a Mamoiada, nel nuorese, in località “Sa ‘e Ghippadu”: i suoi vini parlano il linguaggio della terra da cui provengono, nel totale rispetto della natura e senza alcun utilizzo di chimica. I vini prodotti sono principalmente tre, ed ognuno di essi porta un nome della cultura popolare sarda: il Cannonau in purezza (75% uve da vigna giovane e 25% da vigna centenaria), “Bobotti”, è l’uomo nero cattivo e misterioso che spaventa i bambini da intere generazioni; “Maria Pettena” è la donna che si aggira in estate dopo pranzo e rapisce i bambini disobbedienti che non vogliono riposare, ma grazie alle mani sapienti di Piergraziano diventa un rosato ottenuto da mosto fiore di Cannonau macerato sulle bucce della Granazza; “Maria Abbranca” è la donna che si trova in ogni pozzo e che, col suo lungo braccio, tira giù nel fondo i bambini che si avvicinano troppo. Piergraziano la interpreta con la Granazza in purezza macerata quaranta giorni sulle sue bucce. La cantina produce anche il “Bobotti +”, che proviene da vigna centenaria per il 75% e giovane per il 25% maturando in tonneau esausto, ed il “Bobotti ++”, che affina in rovere nuovo da 140 lt. In vigna Piergraziano non effettua alcun trattamento, neanche con zolfo, sfalcia a mano e scalza e rincalza il terreno con la zappa. L’impianto della vigna è ad alberello per ciò che concerne le vecchie viti, ad alberello ordinato per le nuove. La raccolta delle uve è fatta completamente a mano ed immediatamente pigiata e diraspata, piccole quantità entrano in cantina via via a riempire i tini e il fondo, le prime dieci casse di ogni tino non vengono diraspate e sono pigiate con i piedi. Dopo la partenza della fermentazione spontanea coi lieviti indigeni si attende che gli zuccheri scendano a zero facendo follature con un bastone di castagno ogni quattro ore, notte e giorno, dopodiché si attende ancora una settimana di estrazione in tino con le bucce a fondo e si svina torchiando a 80 bar con un torchio verticale manuale idraulico.

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